Cosa vedere a Palermo

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Arte e cultura

Palermo è il luogo in cui si concentrano le maggiori bellezze dell'intera regione. Il panorama artistico e culturale del capoluogo siciliano offre al visitatore un'ampia veduta sulle dominazioni che ne hanno caratterizzato in modo indelebile l'essere: dai greci ai romani, dai bizantini fino agli svevi, la città si mostra ricca e vivace con i suoi splendidi monumenti, i luoghi di culto e i castelli imponenti.

Con il naso all'insù, resterete sbalorditi dal susseguirsi dell'architettura araba e barocca, ma anche liberty e rinascimentale. Insomma, Palermo è davvero un giardino di cultura a cielo aperto! Di seguito troverete i luoghi d'interesse a cui non dovete assolutamente rinunciare!

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Castello di Zisa

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Il Castello della Zisa è una costruzione di epoca normanna risalente al XII secolo. Fu fatta erigere nel lussureggiante Parco Genoardo, il “paradiso in terra”, ricorrendo a architetti musulmani, su modello dei palazzi dell’Africa del Nord e dell’Egitto. I sovrani normanni infatti vollero emulare lo sfarzo e l’opulenza delle residenze degli emiri arabi, e vollero seguire questi ultimi anche per quel che riguarda la vita di corte, mutuando i loro cerimoniali e i loro costumi. La parola Zisa dovrebbe derivare da al-Azîz, che in arabo significa “la splendida”.
In origine concepito come residenza estiva appena fuori la città, creata per il riposo e lo svago di Guglielmo I e dei suoi successori, l’edificio passò attraverso varie trasformazioni nel corso dei secoli. Una di queste distrusse parte dell’iscrizione a caratteri cufici che adornava la struttura.
Attualmente le sale del castello accolgono un museo di arte arabo-nord africana. Vale assolutamente la pena di una visita anche il meraviglioso giardino del Castello.

Indirizzo: Piazza Zisa

Costo biglietto: intero 6 euro, ridotto 3 euro, residenti nella provincia 1 euro

Telefono: 091 6520269

Chiesa del Gesù

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La Chiesa del Gesù è conosciuta anche come Casa Professa. Fatta costruire dai Gesuiti e decorata dai più conosciuti artisti e marmorari del Sei e Settecento, risale al 1564. Colpita da un bombardamento aereo nel 1943, fu ricostruita sul modello originario. L’interno dell’edificio costituisce uno dei più begli esempi di arte barocca siciliana: custodisce stucchi e sculture del Gagini, del Benzoni e del Vitaliano.

Indirizzo: Piazza Casa Professa 21, Palermo

Telefono: 091 332213, 334 1879038

Chiesa della Magione

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La Chiesa della Magione o Basilica della della SS. Trinità è tra le più antiche di Palermo. Datata 1150, passò prima ai Cistercensi e poi ai Templari. Ed è proprio dal nome di un precettore dell’Ordine dei Templari, Mansio, che prende il nome di Chiesa della Magione. L’edificio è costruito in stile arabo-normanno.

Indirizzo: via Magione, Palermo

Chiesa della Martorana

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La Chiesa della Martorana o Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, costruita nel 1143, prende la sua particolare denominazione dal cognome della nobildonna Eloisa Martorana, fondatrice del convento di monache benedettine che ricevettero il santuario nel 1433 da re Alfonso di Aragona. Fortunatamente e a dispetto delle modifiche subite tra il XVI e XVII secolo, la struttura ha conservato il suo stile arabo-normanno. La chiesa è custode dei più antichi mosaici bizantini di tutta la Sicilia ed è tra le chiese bizantine medievali più suggestive della regione. Appartiene alla Chiesa Cattolica, pur seguendo il rito greco-ortodosso.

Indirizzo: Piazza Bellini 3, 90133 Palermo

Costo biglietto: ingresso libero

Telefono: 091 6161692

Chiesa di San Giovanni degli Eremiti

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La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è uno degli edifici religiosi più importanti della città. Risale al 1136. Fu restaurata del tutto nel 1882.
 
Quello di San Giovanni degli Eremiti è in effetti un vero e proprio complesso monumentale che si sviluppa intorno a un rigoglioso giardino e include la Sala Araba, un pezzo di moschea del X secolo e il chiostro. Quest’ultimo, con la chiesa era parte di un monastero.
La chiesa, orientata a est, è stata costruita secondo un modello architettonico islamico.
 
Di impianto a croce commissa, ossia a forma di T, la struttura infatti sviluppa il tema del quadrato, simbolo della terra, e del cerchio, rappresentato dalle cupole emisferiche rosse, simbolo del cielo, che insieme danno origine alla qubba (cupola) fatimita.
A due passi dall’edificio cristiano troverete il Palazzo Realelo storico mercato di Ballarò e  la Porta di Mazara, una delle antiche porte di Palermo.

Indirizzo: Via dei Benedettini 20, Palermo

Orario di apertura: dal martedì al sabato 9:00-18:30; lunedì, domenica e festivi 9:00-13:00

Costo biglietto: intero 6 euro, ridotto 3 euro, residenti 1 euro

Telefono: 091 6515019

I quanat di Palermo

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I qanat di Palermo sono una spettacolare opera idraulica che si sviluppa al di sotto dell’intera città. La tecnica dei qanat è stata inventata dai persiani, mutuata dagli arabi e diffusa in tutto il Mediterraneo.

Si tratta di un ottimo espediente per rifornire d’acqua quelle città che pativano un clima arido e mancavano di sufficienti sorgenti. Sono dei veri e propri acquedotti sotterranei: strette gallerie scavate per decine e decine di chilometri dai muqanni, i maestri d’acqua arabi, nella friabile calcarite, una roccia del Quaternario diffusissima a Palermo. Queste gallerie, intercettando le falde acquifere delle zone pedemontane della Conca d’Oro, trasportavano l’acqua in città sfruttando una leggerissima pendenza, inferire allo 0,5%. Questo tipo di pendenza, comportando un flusso costante ma lento, proteggeva le pareti dal dannoso effetto erosivo.
 
I qanat venivano sfruttati anche per creare l’ambiente fresco tipico delle cosiddette camere dello scirocco: stanze ipogee in cui, utilizzando i flussi d’aria, la temperatura era di gran lunga più bassa rispetto agli altri luoghi della casa. Si tratta né più né meno che degli antichi condizionatori d’aria, in poche parole. Le Camere dello scirocco  erano utilizzate soprattutto nel XVIII secolo nelle ville di campagna in cui la nobiltà veniva a villeggiare durante la stagione calda.
Tre sono i qanat visitabili: il gesuitico basso o della Vignicella, il gesuitico alto e quello dell’Uscibene. In quest’ultimo si trova anche una camera dello scirocco. Tra i tre, vi consigliamo di visitare il primo.

Email: palermo@cai.it

Telefono: CAI – Club Alpino Italiano 091 329407

I quattro canti di Palermo

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I Quattro Canti, o Piazza Vigliena dal nome del vicerè spagnolo che la fece progettare, è una splendida piazza ottagonale di Palermo la cui realizzazione rappresenta il primo e più importante avvenimento urbanistico dell’età moderna costituendo il punto d’incontro tra quelli che allora erano i principali assi viari della città: Corso Vittorio Emanuele e Via Maqueda.

Dai palermitani è conosciuta come i Quattro Canti di città in opposizione ai quattro canti di campagna all’incrocio tra le attuali via Mariano Stabile e via Ruggero Settimo. La parola “canti” sta per cantone: i quattro cantoni infatti simboleggiavano i quattro quartieri o mandamenti di Palermo: Tribunali, Castellammare, Monte di Pietà e Palazzo Reale. In ogni cantone è rappresentata l’allegoria di una stagione dell’anno. Ciascun canto ha inoltre una fontana ognuna rappresentante i quattro fiumi che anticamente bagnavano Palermo e la sua statua in marmo di Carrara raffigurante la santa protettrice del quartiere che ha alle spalle: Sant'Oliva, Sant'Agata, Santa Cristina e Santa Ninfa.

Se per caso vi state chiedendo chi siano quelle quattro imponenti figure maschili, la risposta è semplice: i re spagnoli Filippo IV, Filippo III, Carlo V e Filippo II.  La piazza un tempo veniva anche chiamata Teatro del Sole perché almeno una delle quinte architettoniche è illuminata dal sole durante le ore diurne. Oggi rimane uno degli scenari privilegiati durante il festino di Santa Rosalia.

Indirizzo: Piazza Vigliena, Palermo

Castello della Cuba

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Il Castello della Cuba è l’ultimo monumento che i Normanni costruirono nella città di Palermo. Il nome cuba deriva dall’arabo Qubba (cupola)
L’edificio risale al 1180: Guglielmo II chiamò degli architetti arabi per creare un grande padiglione nel magnifico Parco Genoardo, stessa location del Castello della Zisa e della Cubula, dove godersi le giornate, assistere a feste e trovare refrigerio durante i giorni più caldi. Di forma rettangolare, è dotato di spesse mura e poche aperture, così da essere maggiormente protetto dal calore. Internamente è suddiviso in tre locali comunicanti. Nel centro del palazzo, un impluvio a stella a otto punte convogliava le acque piovane. L’ambiente di mezzo era adornato da stalattiti chiamate muqarnas, di cui ci resta un solo esemplare.

L’arrivo degli Angioini segnò l’oblio della Cuba e la fine del parco paradisiaco, che fu portato a rovina.
Il Castello della Cuba fece anche da ambientazione alla sesta novella della quinta giornata del Decamerone del Boccaccio. Tra il 1575 e il 1576, la struttura divenne lazzaretto, mentre durante il periodo borbonico ospitò la cavalleria. Solo recentemente il monumento è passato dallo Stato Italiano alla Regione Sicilia, che lo ha riportato alla sua magnificenza.

Indirizzo: Corso Calatafimini 100, Palermo

Orario di apertura: dal lunedì al sabato 9:00-19:00; la domenica e nei festivi 9:00-13.30

Costo biglietto: intero 3 euro, ridotto 1,50 euro

Telefono: 091 590233

Museo Diocesano e il Palazzo Arcivescovile di Palermo

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Il Museo Diocesano, aperto nel 1927 dall’arcivescovo Alessandro Lualdi, si trova all’interno del Palazzo Arcivescovile di Palermo voluto, a metà del ‘400 dall’arcivescovo Simone Beccadelli di Bologna. Dell’impianto quattrocentesco rimangono ancora oggi visibili alcuni elementi gotici come il portale che porta lo stemma del suo fondatore. Il Palazzo è stato oggetto di vari rimaneggiamenti a partire dal Cinquecento visibili sia nella facciata che negli interni i quali nel Settecento divennero tra i più fastosi di Palermo.
 
Il Museo Diocesano, inizialmente ospitato al secondo piano dell’edificio, negli anni ’80 dello scorso secolo fu spostato, per volere dell’allora cardinale Salvatore Pappalardo, nei saloni di rappresentanza, attualmente in restauro, che si affacciano sulla via Matteo Bonello e dove tuttora si trova.
La collezione inizialmente comprendeva solo le sculture presenti all’interno della Cattedrale prima che questa subisse le trasformazioni dell’epoca rinascimentale per poi accogliere anche opere provenienti da chiese distrutte o dismesse e , negli anni 70-80, opere custodite in chiese non sicure per motivi di sicurezza arrivando così a comprendere otto secoli di storia della chiesa palermitana dal XII al XIX secolo

Indirizzo: Via Matteo Bonello, 2 Palermo

Orario di apertura: da martedì a venerdi 9:30-13:30, sabato 10:00-18:00 (ultimo ingresso alle 17:00), domenica e festivi 9:30-13:30, lunedì chiuso (anche se festivo)

Costo biglietto: Intero 4,50 euro. Scontato 3,00 euro. Ridotto (riservato alle scolaresche e ai gruppi) 2,00 euro. Cattedrale + Museo 5,00 euro. I bambini fino ai 6 anni non pagano

Email: museo@diocesipa.it

Telefono: 091 6077111 - 6077215

Cattedrale di Monreale

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La Cattedrale di Monreale, a 8  km da Palermo, è un edificio religioso a croce latina e a tre navate, costruito nel 1174 secondo il tipico schema delle chiese della Normandia.  Ogni navata laterale è larga un terzo di quella centrale. Dedicata alla Vergine Maria, è una meta di pellegrinaggio internazionale. E’ arricchita da spettacolari mosaici bizantini. Da visitare la Cappella del Crocifisso, in stile barocco siciliano, e il Tesoro della Cattedrale, contenente il reliquiario con una spina della corona di Cristo. Molto bello anche l’adiacente Chiostro porticato del convento benedettino.
 

Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele I, Monreale, Palermo.

Orario di apertura: feriali 8:30-12:45, 14:30-17:00; festivi 8:00-10:00, 14:30-17:30. Chiostro: dal martedì al sabato: 9:00-18:30; lunedì e festivi: 9:00-13:00.

Costo biglietto: Cattedrale 1,50 euro; Chiostro 6 euro.

Telefono: 091 6404413

Cattedrale di Palermo

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La Cattedrale di Palermo è un magnifico edificio religioso edificato nel XII secolo e consacrato alla Vergine Assunta. Il santuario cattolico sorse in epoca normanna su quella che era stata una moschea saracena e ancor prima una basilica cristiana. Oggi, anche a seguito di molti altri rimaneggiamenti, diversi sono gli stili architettonici che caratterizzano  il suo aspetto: il portico della facciata principale è in stile gotico catalano e risale al Quattrocento, la cupola è tardo barocca, l’interno è in stile neoclassico a croce latina, l’abside, che costituisce la parte più antica, presenta decorazioni arabo – normanne. La Cattedrale di Palermo custodisce le spoglie dei reali di Sicilia, tra cui quelle del fondatore del Regno di Sicilia Ruggero II e dell’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II, e quelle dSanta Rosalia, patrona della città. Da visitare anche la cripta e il tesoro.

Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele, Palermo

Orario di apertura: Cattedrale:giorni feriali 9:00-17:30, da novembre a febbraio 9:30-13:00; giorni festivi 7:30-13:30 e 16:00-19:00. Tesoro, cripta, tombe reali e tetti: giorni feriali 9:30–13:30 e 14:30–17:30.

Costo biglietto: Cattedrale: ingresso libero. Tesoro, cripta e tombe reali: adulti 3 euro; over65 2euro; ragazzi (11 -17 anni) 1euro; bambini (6 -10 anni) 0,50 euro.

Email: segreteriacattedrale@diocesipa.it

Telefono: 091 334373

Il museo internazionale delle marionette

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Il Museo Internazionale delle Marionette è dedicato al suo fondatore, Antonio Pasqualino, un illustre antropologo e medico, appassionato delle tradizioni sicule e in particolare dell’opera dei pupi. L’opera dei pupi, tesoro della cultura siciliana, è così importante da essere stata dichiarata nel 2001 “Capolavoro del patrimonio immateriale e orale dell’umanitàUnesco.
Dopo aver fondato l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari nel 1965, costituì il Museo Internazionale delle Marionette nel 1975. Il Museo si sviluppa su tre livelli, e comprende anche una sala per la programmazione teatrale. Ospita 3500 pezzi provenienti da tutti i continenti: pupi siciliani, burattini, marionette e attrezzature sceniche. Molte le iniziative portate avanti dal centro museale: corsi e laboratori, mostre e convegni e il Festival di Morgana, giunto già alla sua XXXVIII edizione e che richiama artisti da tutto il globo.

Indirizzo: Piazzetta Antonio Pasqualino 5 (traversa di Via Butera), 90133 Palermo

Orario di apertura: da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso la domenica e i giorni festivi

Costo biglietto: intero 3 euro, ridotto (bambini e gruppi) 1,50 euro

Info utili: il museo ospita gruppi e comitive nei normali orari di apertura e al di fuori di essi.

Email: mimap@museomarionettepalermo.it

Telefono: 091 328060

Le catacombe dei cappuccini

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Le Catacombe del Convento dei Cappuccini sono in realtà un cimitero sotterraneo del XVII secolo scavato nel tufo. Contiene 8.000 salme imbalsamate vissute tra il XVII e il XIX secolo. Si tratta di una struttura di 300mq suddivisa in quattro corridoi: quello dei sacerdoti, degli uomini, delle donne e dei professionisti. Si entra sul lato sinistro della facciata principale della chiesa della Madonna della Pace. I corpi, vestiti in abiti d’epoca, sono identificati con nome, cognome e data del decesso. Nel corridoio dei professionisti si trova anche la salma imbalsamata del pittore Velasquez.

Poco si conosce sul metodo che i frati cappuccini usavano per conservare le salme. Comune era far essiccare i corpi naturalmente nei colatoi, lavarli poi con aceto, esporli alcuni giorni all’aria aperta, per poi rivestirli e porli in nicchie o in casse lignee. Un bagno nell’arsenico e nel latte di calce veniva invece fatto ai morti per epidemie.

Indirizzo: Via Cappuccini 1, 90135 Palermo

Orario di apertura: dal lunedì al sabato: 9:00-13:00 e 15:00-18:00. Domenica e festivi: 9:00-13:00

Costo biglietto: 3 euro

Telefono: 091 212117

Il teatro Massimo Vittorio Emanuele

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Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo risale a fine Ottocento, al periodo della Bella Epoque. Fu costruito su progetto del palermitano Giovan Battista Basile e ultimato dal figlio Ernesto Basile, maestro del Liberty. Una struttura imponente e sfarzosa in stile neoclassico, dall’acustica perfetta, inaugurata con il Falstaff di Verdi nel 1897, il Teatro Massimo riuscì a diventare uno dei principali teatri d’Italia. In Europa è secondo solo a l’Opera di Parigi

Indirizzo: Piazza Verdi, 90138 Palermo

Orario di apertura: visite guidate da martedì a domenica 10:00-17:00.

Costo biglietto: visite guidate: intero 8 euro, ridotto 5 euro (under18 e over65), gratis under6.

Email: visiteguidate@teatromassimo.it

Telefono: 091 6053521

Palazzo reale di Palermo

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Il Palazzo Reale di Palermo è anche conosciuto con il nome di Palazzo dei Normanni. Questi infatti trasformarono e ampliarono l’edificio, costruito nel IX secolo per mano araba, e lo fecero diventare il centro del potere.

Si tratta di una reggia ricchissima, come si può ben vedere anche visitando la chiesa della famiglia reale, la Cappella Palatina, che conserva alcuni tra i mosaici bizantini più belli di Sicilia. In seguito, la struttura divenne residenza dei viceré spagnoli. Siamo nel XVI secolo. Risale a questo periodo la costruzione della Sala d’Ercole con i suoi affreschi del Velasquez. Oggi il palazzo è sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Indirizzo: Piazza Indipendenza (ingresso turistico), Palermo.

Orario di apertura: dal lunedì al sabato 8:15-17:45, ultimo ingresso alle 17:00; domenica e festivi 8:15-13:00, ultimo ingresso alle 12:15. Il 15 luglio e il 4 settembre chiusura anticipata alle ore 13:00; il 24 e il 31 dicembre (quando non sono festivi) chiusura anticipata alle ore 15:00.

Costo biglietto: da venerdì a lunedì e festivi: intero 8,50 euro, ridotto 6,50 euro. Da martedì a giovedì o qualora gli Appartamenti Reali non fossero visitabili: intero 7 euro; ridotto 5 euro. Gratis per i cittadini dell’Unione Europea under18.

Info utili: il Palazzo resta chiuso il 25 dicembre e il primo gennaio. L’ingresso agli Appartamenti Reali può essere interdetta per motivi istituzionali. Per i gruppi di studenti la prenotazione, gratuita, è obbligatoria: la richiesta va inoltrata, su carta intestata dell’istituto, alla Fondazione Federico II via fax al numero +39 091.6262962 oppure all’indirizzo mail fondazione@federicosecondo.org.

Email: fondazione@federicosecondo.org

Telefono: 091 6262833

Santuario di Santa Rosalia e Monte Pellegrino

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Il Santuario fu costruito sui resti di un’antica chiesa bizantina nel 1625 dal senato palermitano attorno alla grotta quasi alla cima di Monte Pellegrino dove furono ritrovate le ossa della santa che portate in processione per le vie della città la liberarono dalla terribile epidemia di peste del 1624.
 
La facciata secentesca addossata alla roccia è sovrastata da un’edicola contenente una statua in marmo della santa.
Varcato il raffinato portale si entra in un vestibolo a tre arcate con colonne tortili di alabastro cui segue un atrio a cielo aperto attraversato il quale si arriva al cuore del santuario costituito dalla grotta profonda quasi 25 metri e protetta da una cancellata in ferro collocata nel ‘700.
Suggestiva la teca in vetro che contiene la statua di Santa Rosalia rivestita con una lamina dorata davanti alla quale si inginocchiano in preghiera migliaia di fedeli. Nel 1748 la statua fu impreziosita da un manto d’oro voluto dal sovrano Carlo III. La teca è protetta da un baldacchino in pietra nobile, metallo lavorato e marmo donato dal Senato di Palermo nel 1683. La volta della grotta  è percorsa da una serie di canaline in metallo che servono a raccogliere l’acqua che esce dalla roccia.
All’interno del santuario c’è una notevole collezione di ex-voto d’oro e d’argento appesi sulle pareti rocciose rappresentanti le parti del corpo umano guarite per intercessione della Santa. Ogni anno il 4 settembre (anniversario della morte della Santuzza) i palermitani fanno l’acchianata cioè la salita a piedi su Monte Pellegrino per raggiungere il santuario percorrendo tutto l’itinerario della strada vecchia (circa 7 km). Qualcuno sale a piedi nudi o in ginocchio secondo la promessa fatta alla Santa per grazia ricevuta.
Il Santuario di Santa Rosalia e Monte Pellegrino sono un tutt’uno. Monte Pellegrino è sempre stato considerato il monte sacro di Palermo sin dai tempi dei primi insediamenti punici. Persino oggi Santa Rosalia e Monte Pellegrino sono culto di una  profonda devozione anche per le comunità non cattoliche presenti a Palermo. La comunità Tamil per esempio suole recarsi tutte le domeniche al santuario e non è raro vedere il 4 settembre durante l’acchianata diversi fedeli indù salire la strada vecchia a piedi nudi in segno di devozione.
 
Goethe guardando Monte Pellegrino lo definì il promontorio più bello del mondo. Dal 1996 è diventato Riserva Naturale Orientata entrando a far parte a pieno titolo delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche della Sicilia.

Indirizzo: Via Pietro Bonanno, 90142 Palermo

Orario di apertura: 7:30-12:30 e 14:00-18:30 (ora legale 19:30)

Costo biglietto: ingresso gratuito

Email: santuariosantarosalia@gmail.com

Telefono: 091 540326

Catacombe dei Cappuccini

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Le Catacombe del Convento dei Cappuccini sono in realtà un cimitero sotterraneo del XVII secolo scavato nel tufo. Contiene 8.000 salme imbalsamate vissute tra il XVII e il XIX secolo. Si tratta di una struttura di 300mq suddivisa in quattro corridoi: quello dei sacerdoti, degli uomini, delle donne e dei professionisti. Si entra sul lato sinistro della facciata principale della chiesa della Madonna della Pace. I corpi, vestiti in abiti d’epoca, sono identificati con nome, cognome e data del decesso. Nel corridoio dei professionisti si trova anche la salma imbalsamata del pittore Velasquez.

Poco si conosce sul metodo che i frati cappuccini usavano per conservare le salme. Comune era far essiccare i corpi naturalmente nei colatoi, lavarli poi con aceto, esporli alcuni giorni all’aria aperta, per poi rivestirli e porli in nicchie o in casse lignee. Un bagno nell’arsenico e nel latte di calce veniva invece fatto ai morti per epidemie.

Indirizzo: Via Cappuccini 1, 90135 Palermo

Orario di apertura: dal lunedì al sabato: 9:00-13:00 e 15:00-18:00.  Domenica e festivi: 9:00-13:00.

Costo biglietto: 3€

Telefono: 091 212117